A Livorno nuova produzione dell’opera rossiniana
di Roberto Del Nista
LIVORNO. Assente dalle programmazioni labroniche sin dal 1998, venerdì 6 febbraio (replica il 7) torna sul palcoscenico del Teatro Goldoni una nuova produzione del rossiniano Barbiere di Siviglia. Si tratta di un nuovo allestimento della Fondazione Teatro Goldoni di Livorno in coproduzione ad Azienda Teatro del Giglio di Lucca (due recite 14 e 15 febbraio), Fondazione Teatro Verdi di Pisa (21, 22 febbraio), Fondazione Teatro Coccia di Novara (21, 22 novembre).
La nuova produzione dell’opera rossiniana è la quattordicesima scaturita dal progetto LTL Opera Studio: tutti i giovani interpreti vocali hanno seguito il percorso di formazione del laboratorio e si alternano nelle varie rappresentazioni.
Un’anticipazione sulla regia, impostata su un «Barbiere di Siviglia fatto di colori che si stagliano sulla scena a ridefinire abiti e parrucche che prendono forma dalla contaminazione tra lo stile del settecento e l’iconografia del mondo rock degli anni sessanta del novecento», afferma il regista Alessio Pizzech.
La parte musicale prevede un’attenta ricostruzione della partitura nell’edizione critica curata da Alberto Zedda, cioè senza i tagli apportati dalla prassi esecutiva.
Oltre al regista Pizzech, altre strutture portanti dell’opera sono appannaggio di professionisti già in carriera: Nicola Paszkowski (direzione), Pier Paolo Bisleri (scenografie e costumi); in buca l’OGI, Orchestra Giovanile Italiana, coro Ensemble LTL Opera Studio.
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