di Ilaria Faraoni
Un’attrice a 360°, attiva tra teatro di prosa, cinema, fiction e musical; è Paola Lavini, versatile, credibile ed efficace in ogni genere che le sia capitato di affrontare: sa emozionare, sa far ridere o riflettere. Sensibile ai temi sociali, la Lavini è un’artista che crede fermamente nel messaggio che si può comunicare con il proprio lavoro ed è una coraggiosa che si butta anche in imprese rischiose.
Presto potremo rivederla al cinema, in ben due pellicole. L’abbiamo intervistata proprio alla vigilia delle prime.
Paola, il 2 aprile sono in uscita due film che ti vedono nel cast: Soldato Semplice, scritto e diretto da Paolo Cevoli, e Tempo instabile con probabili schiarite di Marco Pontecorvo. Ci racconti di che si tratta e ci descrivi i personaggi che interpreti?
In Soldato semplice (ambientato nella prima guerra mondiale) sono Elvira, l’amante di Paolo Cevoli (lui è un bambacione, non è sposato, io sì…) romagnola come lui, di Riccione, un po’ “svestita”, “discinta” in alcune scene… Elvira è una donna provocante tipo una Laura Antonelli, maliziosa: parliamo dei primi anni del ‘900. Mio marito, che lui poi incontrerà al fronte, è abruzzese (avranno un diverbio su di me). Nel frattempo io, a casa… mi do da fare. Mi arrabbio anche perché lui parte per il fronte a 50 anni! Penso che lo faccia perché vuole lasciarmi, vorrei tutte le sue attenzioni per me. Come personaggio canto anche una canzone della tradizione romagnola che poi diventerà la colonna sonora del film.
Nel film sono molto importanti gli accenti dei vari personaggi, tutti diversi tra loro.
Le uniche donne del film siamo la madre del protagonista ed io.
In Tempo instabile con probabili schiarite di Marco Pontecorvo sono la Marisa, un membro di una cooperativa di poltrone insieme a Zingaretti, Lillo e Crescentini. La Marisa è un’operaia addetta alla macchina da cucire, abbastanza appariscente sotto il camice da lavoro, sempre ben vestita: non passa inosservata; è un po’ “agressiv”, anche nei modi, dice quello che pensa. Ha un sogno, che nel film risulta una bella gag, nel caso in cui si realizzasse… una vincita.
Nel primo, Soldato Semplice, interpreti una romagnola: essendo nata a Modena sei nel tuo, ma in generale quanto ti diverti con tutti i dialetti in cui ti cimenti? Ne hai tantissimi nel tuo bagaglio professionale e infatti diverse volte è capitato di vederti in ruoli da caratterista che sfruttavano anche il dialetto..
Adoro i dialetti, mi danno più possibilità di fare personaggi diversi ed in più, soprattutto al cinema, rendono veri i personaggi… non faccio la caratterista (come mi capita a teatro e lì viene fuori la mia “verve” comica), ma do un accento al personaggio e quindi lo colloco, gli do un colore; noi non parliamo in dizione nella vita, ma con l’accento della nostra terra, no?
In Soldato Semplice canti anche un brano che costituisce la colonna sonora del film. Ce ne parli più nel dettaglio?
Canticchio (canto… Paolo Cevoli mi ha sentita cantare al provino ed ha aggiunto questa scena) un breve estratto – mentre sono il personaggio, Elvira – di una canzone d’epoca del 1900 che poi farà parte della colonna, che non canto io. Durante il film ci sono vari canti del periodo, soprattutto degli alpini, corali, rivisitati, che riecheggiano lassù sulle montagne. Alcuni riarrangiamenti sono esilaranti!
In Tempo instabile con probabili schiarite si affronta il tema dell’amicizia, della disonestà e della furbizia, ma anche dell’onestà. Una cosa rara ai nostri giorni. O forse non è così rara, ed è solo l’informazione che dedica più spazio a ciò che non va? Tu come la vedi al riguardo? Possiamo ancora credere nelle persone?
Io credo più che nelle persone, nella persona! Credo nel potere immenso, nel valore che ciascuno di noi ha. Credo che non bisogni aspettare che qualcuno muova il mondo per noi, ma noi stessi, tu, io, nel piccolo, nel grande, lo possiamo fare. Credo nella persona, nell’amicizia, nell’etica, nell’onestà… bisogna cercarle quelle persone simili a noi, con cui io dico “mi sento a casa” e con cui puoi affrontare “più forte” il nemico, chi è diverso da te. Lo scrivo spesso anche nei social-network. Però bisogna parlare con onestà, fare con onestà, anche il mio lavoro… non si può predicare bene e razzolare male. Si può cadere, sbagliare, è vero… per poi ritrovarsi.
Sei diplomata all’Accademia d’Arte drammatica della Calabria ed hai frequentato – per quanto riguarda il musical – la BMST di Bologna, con vari stage. In un mondo che corre, nel quale si vuole tutto, subito e con facilità, vuoi ribadire l’importanza della formazione?
L’unica cosa che mi sento di dire è che per me il mio è un mestiere. Bisogna saperlo fare. Ci credo ancora oggi. Ma non posso non vedere quanta gente “arrivi”, pur non facendo scuole. Il punto è che chi non studia, non ha nulla da perdere nel buttarsi, neppure la faccia. O meglio ha la faccia come il c… (sorrido e rido). Chi non studia, a mio avviso, vuole apparire, non fare l’attore; vuole popolarità, non sudore. Vuole essere ricco e famoso. Chissà perché il pubblico pensa che noi attori siamo tutti ricchi, famosi e fortunati, come se non sudassimo e facessimo fatica, come se il lavoro ce lo regalassero? Tanta gente, anche il signore del negozio di alimentari sotto casa, dice che quando andrà in pensione vuole fare il mio mestiere. Qualsiasi persona io incontri, mi dice: “Oh, se ti capita una particina per me, io ci sono”. Credo che si guardi troppa televisione dell’illusione e poco la realtà. Un imprenditore intelligente, mio mentore nella vita, informato su tutto, ironizza: “Ma non c’è più nessuno che voglia fare l’idraulico? Tutti attori, cantanti, show-girls?”
Hai cominciato in teatro: quanto è difficile riuscire a immedesimarsi in un personaggio, quando si lavora nel cinema? Le persone della troupe intorno, le macchine da presa a due passi da te, i ripetuti ciak…. giri una scena e poi magari passi ad una successiva che non segue necessariamente il filo cronologico della precedente… Puoi approfondire il lavoro attoriale, sul personaggio e su se stessi, che va fatto in cinema?
Premettto che ogni set è diverso!
Tanta concentrazione, per quanto mi riguarda: bisogna mantenere la naturalezza, la spontaneità pur nella “non” naturalezza di un set. Il cinema è tecnico. Ad esempio, ripeti la stessa scena tante volte e da tante angolazioni e ti devi ricordare in che modo usi una mano, sposti un bicchiere, tocchi i capelli, ripeterlo tante volte. Ci sono lunghe pause, magari è cambiata la luce e non puoi più rigirare quella scena subito. Ci sono tante persone intorno a te dello staff. Mentre stai per dire la tua battuta (magari piangendo!) ci sono reparto trucco e parrucco che ti stanno “aggiustando”. Ma prima di arrivare sul set, dove c’è tutto quello che in teoria mette a repentaglio la concentrazione e la naturalezza, devi sapere bene la tua parte, aver lavorato sul tuo personaggio da solo e col regista e magari, se c’è tempo, con prove prima di girare coi tuoi colleghi, in modo che può avvenire qualunque cosa, anche cambi di battute (oltre alla concentrazione, suggerisco una certa elasticità mentale fondamentale), di abiti ed altro ancora, ma tu ci sei, senza ansia. Il personaggio c’è.
Da poco hai lavorato in un musical che ha fatto molto discutere per la tematica e ancor di più per il titolo: Come Erika e Omar – È tutto uno show (per la recensione sulla Rivista Musical! cliccare QUI), diretto da Enzo Iacchetti. Vuoi parlare di questa esperienza e spiegare il punto di vista dello spettacolo? Come è stata accolta la vostra battaglia contro la TV del dolore?
Esperienza nuova e per me esaltante, perché ha una “mission” sociale. Mi piace essere al servizio di “cause” preziose col mio lavoro. La battaglia di cui parli… Sai che amo il coraggio e le idee coraggiose… Comunque è una “mission” non commerciale, con dei contenuti ed un titolo scomodi. Questo titolo, a volte non capito, ha allontanato molto pubblico. La stampa ci ha amato molto. Se siamo riusciti ad arrivare anche ad una sola persona, nel nostro intento, ne sono felice. Certo Enzino ha il merito di avere creduto in un teatro… diverso, per risvegliare le coscienze che si stanno abituando al dolore “spiattellato” ed “osannato” nudo e crudo in televisione, tanto da fare ascolti altissimi… questo è l’orrore.
Di recente hai preso parte anche, con amici/colleghi del mondo del musical, all’ironica serie web Cavoli Amari, ideata e diretta da Antonio Agostini e scritta da Gianfranco Vergoni (cliccare QUI e QUI per la presentazione su Central Palc). Col sorriso, attraverso situazioni apparentemente surreali, si parla del difficile momento che attraversa il teatro in Italia, e di tutto ciò che gli ruota intorno… Cosa pensi al riguardo?
Non è solo il teatro che vive queste difficoltà, ahimé. È la cultura. Per non parlare di altro, in questa intervista. Quello che vedo in teatro è la crisi più che economica, di valori, di “credo”, di rischi d’impresa. Come in televisione, al cinema, si vuole pubblico subito, altrimenti si chiude. Quindi in generale ci si butta nei soliti titoli che “piacciono”, nei personaggi sicuri, in regie e scelte spesso scontate, non solo dal punto di vista produttivo, ma anche distributivo. Io non sono produttrice (non ancora) e non biasimo, ma chi può, chi ha varie entrate, aziende… ecco: mi piacerebbe che su qualcosa si rischiasse: alcuni prodotti sicuri, altri meno sicuri, con rischio. Questa è la vera impresa. Poi la vera impresa ci mette un po’ a decollare, in qualsiasi campo. Bisogna avere la voglia, la possibilità, di aspettare, di fare rodare uno spettacolo, di fare accorrere il pubblico, di educarlo. Il tempo del passaparola. Ma questo sta nella persona, come dicevo prima. In italia ci sono alcuni produttori che “producono” senza avere soldi in tasca: questo la dice lunga. Poi ci sono dei piccoli imprenditori che rischiano, ci credono, fanno cose meravigliose, con poco (questo l’ho sperimentato anche in tanto cinema cosiddetto “d’autore”, riconosciuto poi all’estero, nel mondo intero). Ci sono finanziamenti pubblici che tornano indietro. Non credo non ci siano soldi. Ma qui aprirei un dibattito lunghissimo. Per questo ti dico che conto sulla persona, sull’individuo. E difendo in generale ogni sforzo italiano. Vedo una qualità alta (io parlo di veri attori, veri produttori… ); la spazzatura rimane spazzatura. C’è chi sceglie di essere spazzatura nella vita, agli occhi del mondo. Io… preferisco ridere.
Cosa ti manca del teatro quando lavori in cinema e cosa ti manca del cinema quando lavori in teatro?
A me manca il lavoro quando non lavoro. Punto
SCHEDE DEI FILM
- DATA USCITA:
- GENERE: Commedia
- ANNO: 2015
- REGIA: Paolo Cevoli
- SCENEGGIATURA: Paolo Cevoli
- ATTORI: Paolo Cevoli, Antonio Orefice, Massimo De Lorenzo, Luca Lionello, Matteo Cremon, Toomas Kaldaru, Giuseppe Spata, Nicola Adobati, Paola Lavini,Silvana Bosi, Ernesto Mahieux
- FOTOGRAFIA: Simone Zampagni
- MONTAGGIO: Simona Paggi
- MUSICHE: Francesco Cerasi
- PRODUZIONE: Diverto Srl
- DISTRIBUZIONE: Koch Media
- PAESE: Italia
- DURATA: 99 Min
- DATA USCITA:
- GENERE: Commedia
- ANNO: 2015
- REGIA: Marco Pontecorvo
- SCENEGGIATURA: Marco Pontecorvo, Roberto Tiraboschi
- ATTORI: Luca Zingaretti, John Turturro, Carolina Crescentini, Lorenza Indovina, Lillo, Paola Lavini
- FOTOGRAFIA: Vincenzo Carpineta
- MONTAGGIO: Alessio Doglione
- MUSICHE: Francesco de Luca, Alessandro Forti
- PRODUZIONE: Panorama Films; in collaborazione con Rai Cinema
- DISTRIBUZIONE: Good Films
- PAESE: Italia
- DURATA: 100 Min
Paola Lavini
Cinema
2014-2015 POLI OPPOSTI regia Max Croci, prod. Rodeo Drive in corso
2014 ALL ROADS LEAD TO ROME regia Ella Lemhagen, prod. America/Spagna/Svezia in inglese in post-prod.
2014 SOLDATO SEMPLICE regia Paolo Cevoli, prod. Diverto srl (Elvira) in post-prod.
2014 CHRIST THE LORD regia Cyrus Nowrasteh , prod.americana (Mark Radcliffe, Michael Barnathan, produttori di Harry Potter) in inglese
2014 TEMPO INSTABILE CON PROBABILI SCHIARITE prod.Panorama regia M. Pontecorvo (Marisa) in post-prod.con John Turturro
2014 ANIME NERE prod. Axelotil regia Francesco Munzi (madre di Lucia) Festival di Venezia 2014, Londra, Toronto ed altri festival
2012-2013 UNA DIECIMILALIRE prod. Ludoarchedo48, regia Luciano Luminelli (Donna Innocenza)
2012 LUNA ROSSA regia Hassan Benjelloun prod.Marocco (Suor Maria-anche cantante) Cast internazionale
2012 UNA DONNA PER LA VITA prod. Mitar Film, regia Maurizio Casagrande (Ines, comprimaria)
2011 NAPOLETANS prod. Dania Film ,Comedy movie di A.Iervolino, regia L. Russo (Bonaria- Comprimaria)
2011 CORPO CELESTE prod. Tempesta film, Francia, Svizzera, regia Alice Rohrwacher (Fortunata – Comprimaria) premi a Festival di Cannes 2011 , Nastri d’argento 2011 ,David Di Donatello 2012, Ingmar Bergman Festival , Sundance ed altri festival
2010 IL FIGLIO PIU PICCOLO prod.Duea Film, regia Pupi Avati
2009 I MOSTRI OGGI prod. Colorado e Warner bros, regia E.Oldoini (Katia, rumena)
2008 GLI AMICI DEL BAR MARGHERITA prod. Duea Film, regia P. Avati
2008 NO PROBLEM prod. Chi è di scena, regia V. Salemme
2008 SANGUE PAZZO prod. Bibi Film, regia Marco Tullio Giordana (spia ovra ) Festival di Cannes
2008 SCUSA MA TI CHIAMO AMORE, prod. Cecchi Gori Group, regia Federico Moccia (Adele)
2006 UNO SU DUE , prod. ITC , regia Eugenio Cappuccio (Rosalba)
2006 IL REGISTA DI MATRIMONI, Filmalbatross, regia M. Bellocchio
2004 BALLETTO DI GUERRA, Sorpasso Film , regia Mario Rellini (Caterina )
2013 Cortometraggio Baùll di Daniele Campea in abruzzese
Fiction
2015 QUESTO è IL MIO PAESE prod. Cross, regia Michele Soavi (in corso)
2015 SOLO PER AMORE prod. Endemol, regia R. Mertes (agente penitenziario)
2014 UN MEDICO IN FAMIGLIA (protag. puntata)
2013 LE DUE LEGGI, prod. Red Film regia L. Manuzzi (avvocato Paola)
2013 IL GIUDICE MESCHINO, prod. Lucisano IIF, regia Carlo Carlei (Concetta)
2013 AMORE CRIMINALE, D. RAI 3, Prod. D4 (Protagonista)
2012 CHE DIO CI AIUTI, Lux vide, regia F. Vicario (Annamaria Lo Vecchio)
2011 DUE MAMME DI TROPPO (L’amore non basta quasi mai) prod. Ranieri, regia Antonello Grimaldi (insegnante De Nardis)
2009 BORIS 3 prod . Wilder regia D. Marengo (editor Levretti)
2009 FRATELLI BENVENUTI Prod. Mari Film, regia Paolo Costella
2008 R.I.S. 5, Prod. Nova Film, regia Cristian De Matteis (Lucia Berto)
2008 QUO VADIS BABY, Colorado Film,per Sky, regia Guido Chiesa (segretaria Gatt)
2008 L’UOMO DI NOMADELFIA – DON ZENO, Red Film, regia G.Calderone (moglie Berto, Norina)
2008 VITA DA PAPARAZZO, prod. Janus International, regia P.Pingitore
2008 IL COMMISSARIO DE LUCA, prod. Ager 3, regia A.Frazzi (Armida)
2007 LA SQUADRA ,Grundy Italia, regia M. Cardillo (Virginia Verri)
2006 CARABINERI Fidia Film, regia S. Martino-R. Mertes (Serena Giolitti)
2006 NATI IERI, prod. LUX, regia L.Miniero/P.Genovese (Adele)
2005 LA PROVINCIALE, Gruppo Rizzoli, regia P. Pozzessere
2005 LUCIA, Immagine & Cinema, regia Pasquale Pozzessere
2004-05 GENTE DI MARE, Prod. Palomar, regia Alfredo Peyretti (Clara)
2004 ROMA co-produz. amer.ingl.ital., regia Julian Farino (Phyllis) in inglese
Teatro musicale/musical
2013-14 COME ERIKA E OMAR è TUTTO UNO SHOW regia e prod. E.Iacchetti (la madre Sandra)
2012 LA COLPA è DEI GRANDI? Regia Mauro Mandolini (prod. Mediafutura)
2012 QUANTI AMORI , Prod. Mitar Group, regia E.Tartaglia (Maria)
2010-11 I PROMESSI SPOSI, regia Michele Guardì ( Agnese madre di Lucia) “live” Stadio di San Siro e ripresa RAI
2009-10 PIPPI CALZELUNGHE, regia superv.G.Proietti – Teatro di Roma (Sig.na Taccola e Maisha)
2009 OTTOCENTO di F.Libetta, regia F. Franzutti – Franco Battiato (Assunta)
2004-6-7-8 LA FEBBRE DEL SABATO SERA vers. latino-americana di M.Piparo – Ballandi (Annette)
2005-6-7 NUNSENSE (musical delle suore), Comp. della Rancia, regia F. Angelini (Robertanna)
2004-05 BOCCADORO the traveller , regia F. Angelini, Teatro Massimo di Palermo (Agnese)
2003-04 JESUS CHRIST SUPERSTAR (Maid by the fire, Maddalena) di M.R. Piparo
2002 BULLI E PUPE, Comp. Della Rancia, con Massironi e Autieri (gen.Cartwright, Adelaide)
2002 EVITA di M.R. Piparo (aristocratica, cover mistress)
1998 L’OPERA DA TRE SOLDI dir.mus. Geoffrey W. Abbott, regia S. Marcucci (Jenny)
Prosa
2001 MEDEA , Teatro Stab. di Messina, Sebastiano Lo Monaco
2001 TESMOFORIAZUSE il potere alle donne di Aristofane, regia E. Montagna
2001 ODISSEA di Omero, Telème Teatro
2000 LE SORPRESE DEL DIVORZIO di L. Bisson, regia Sergio Pisapia Fiore (Gabriella)
1999 ELENA di Euripide, Telème Teatro
1999 ILIADE di Omero, Telème Teatro
1998 ENRICO V di W.Shakespeare, regia Pippo Delbono
1998 I DUELLANTI di J.Conrad, Teatro Zero di Modena
1997 Il PROCESSO di F.Kafka, La Nuovo Complesso Camerata
1997 LE BELLE di G.A.Borgese, La Nuovo Complesso Camerata
1996 SOGNO DI UNA NOTTE DI MEZZA ESTATE di W.Shakespeare, regia A. Malfitano (Ermia)