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REVIEW – MISS MARPLE. GIOCHI DI PRESTIGIO

La Miss Marple di Maria Amelia Monti non convince ma non dispiace

di Erica Culiat

Curiosità per Miss Marple. Giochi di prestigio. Lo spettacolo con la regia di Pierpaolo Sepe è arrivato anche a Trieste e precisamente alla Contrada tra la fine di novembre e gli inizi di dicembre.

Tra gli interpreti una beniamina di questo teatro, Maria Amelia Monti, salutata subito dal pubblico numeroso con un caloroso battimani, Roberto Citran e Sabrina Scuccimarra.

Non deve essere semplice portare sulle tavole del palcoscenico un giallo, la suspence costruita ad arte da Agatha Christie (il testo è del 1952) nell’adattamento di Edoardo Erba si perde. Un conto è la parola scritta. Un’altra è quella detta. Si perde forse anche perché i toni sono quelli della commedia, leggeri, striati dall’ironia della protagonista della pièce, Miss Marple, lacerati di tanto in tanto dalle musiche di Francesco Forni.

Di conseguenza i dettagli necessari alla soluzione del giallo, vengono accantonati perché si è più catturati dalle battute di Miss Marple che, come un tormentone, ritornano. La sordità dell’amica di collegio, gli abitanti del suo paese che fanno qualcosa e poi “muoiono”. Insomma l’attenzione è spostata sulle battute inanellate dalla Monti che hanno trovato una platea sempre pronta ad assecondarle, piuttosto che sullo svolgimento vero e proprio della storia

È uno spettacolo veloce che si lascia guardare e fa trascorrere al pubblico due orette scarse in serenità

Essendo un giallo, il finale è top secret. La domanda è: chi ha ucciso Christian Gulbrandsen (Sebastiano Bottari, nel doppio ruolo anche di Alex)? Christian è il figlio del primo marito di Caroline e fa parte del consiglio d’amministrazione dell’istituto di riabilitazione per giovani delinquenti realizzato da Caroline (Scuccimarra, anche nel ruolo di Ruth) e dal suo terzo marito Lewis (Citran), realizzato nella loro tenuta di Stonygates

Miss Marple (Monti) amica fin dai tempi della scuola con Caroline, raggiunge la vecchia casa vittoriana su richiesta di Ruth, la sorella di Caroline, preoccupata per la salute di Caroline. Nella casa vivono Mildred (Laura Serena), figlia naturale di Caroline e la figlia adottiva Gina (Giulia De Luca) con il marito americano Wally (Marco Celli). Ci sono poi Alex, figlio del secondo marito di Caroline, appassionato di teatro e interessato anche a Gina e infine Edgard (Stefano Guerrieri), non particolarmente amato dalla famiglia tranne che da Lewis.

Diciamo che lo spettacolo è poco british nelle atmosfere. A cominciare dalla scena firmata da Luigi Ferrigno: gli attori si muovono all’interno di una struttura metallica, con tanto di ballatoio, fredda e cupa, inondata nel secondo tempo dalla nebbia (dentro casa? o sono nel giardino?).

È poco british anche nella recitazione, a parte Roberto Citran, perfetto nel ruolo, molto pacato e distaccato, la Scuccimarra nel ruolo di Caroline, che dev’essere sofferente, e la Serena, una Mildred rigida, seria, preoccupata per la madre e la situazione familiare. I giovani, la De Luca, Celli e Guerrieri, attori comunque su cui tenere gli occhi aperti, traboccano animosità. Ci è piaciuto molto, invece, Bottari.

Maria Amelia Monti è sempre Maria Amelia Monti.

Come abbiamo accennato lo spettacolo scivola via senza infamia né lode. Il pubblico ha applaudito. Gli attori sembravano contenti. Gli organizzatori del teatro anche vista l’affluenza. Una serata quindi riuscita.

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