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ALLA SCOPERTA DEL COMPOSITORE DIMENTICATO BRUNO MORPURGO

L’Associazione Musica Libera regala al mondo le prime registrazioni assolute delle opere di Bruno Morpurgo.

Si sa poco del compositore Bruno Morpurgo. I genitori erano sicuramente triestini (commercianti? avvocati?) che per lavoro si sono trasferiti a Vienna dove nel 1875 nasce Bruno.
Tra le mani teniamo un CD. La copertina è la riproduzione di Water Lilies di Claude Monet. Contiene di Bruno Morpurgo la Sinfonia n.1 in Do minore (1899) eseguita dalla FVG Orchestra diretta da Davide Casali e il Quartetto in La minore (1897) ad opera dell’Ensemble Mark Rothko. Due prime registrazioni mondiali eseguite presso il Teatro Comunale di Gradisca d’Isonzo che rientrano in un progetto molto più ampio di riscoperta di questo autore.

Le cose succedono sempre per caso. O forse no. Un Peter Morpurgo, amico di Davide Casali che è anche presidente dell’Associazione Musica Libera di Trieste (quella che ha vinto il bando di finanziamento della Regione Friuli Venezia Giulia per fare il CD) gli racconta di avere un amico a Vienna il cui papà era un musicista famoso nella capitale dell’Impero. A Trieste arriverà quindi il nipote di Bruno, Helmut che consegnerà a Casali i manoscritti, la musica era vergata su fogli volanti, quindi non era mai stata eseguita né pubblicata.

Erano lì, in un cassetto, in attesa che qualcuno li chiedesse.

«Bisognava rendere fruibile questa musica al pubblico e accessibile ai musicisti che si possono rivolgere direttamente al Museo Ebraico “Carlo e Vera Wagner” – ha raccontato Casali -. Abbiamo digitalizzato i manoscritti originali, stampando le pagine per ogni strumento e grazie al finanziamento regionale abbiamo editato il CD».

CD, tra l’altro, destinato gratuitamente agli allievi delle scuole e dei conservatori del Friuli Venezia Giulia, da richiedere sempre al Museo.

Il progetto nella sua totalità vorrebbe vedere pubblicata l’opera omnia – non a caso altri manoscritti sono in fase di elaborazione – e prevede nel 2023 l’esecuzione della Sinfonia in sinagoga, mentre già a ottobre verrà eseguito dal vivo il Quartetto. D’altra parte, l’associazione Musica Libera da un decennio, organizzando il Festival Viktor Ullmann, si propone di riscoprire, promuovere e divulgare le musiche dimenticate del Novecento, finora soprattutto quelle relative alla seconda guerra mondiale.

Cosa aggiungere alla biografia di questo Morpurgo?

Sappiamo che ha studiato con Robert Fuchs, esponente di spicco della tradizione musicale austriaca e insegnante per quarant’anni; tra i suoi allievi Gustav Mahler e Jean Sibelius.
Sappiamo che era un compositore molto prolifico. Ha scritto due sinfonie, due quartetti per archi, musiche per duo pianoforte e violino e per pianoforte solo, un trio per pianoforte, lieder; tra i manoscritti anche un salmo per coro e orchestra. Sappiamo che ha combattuto nella prima guerra mondiale da ufficiale dell’esercito austro-ungarico nel Goriziano, dove si sono scontrati su opposti fronti anche musicisti come Viktor Ullmann (1898-1944) ucciso ad Auschwitz, e Davide Guido Nacamuli (1895-1941). Bruno muore il 7 ottobre 1917.

La sua musica non risente gli echi di un Schönberg, è piuttosto tardo romantica, raffinata, non si ravvisano i segnali della futura catastrofe che porterà l’Europa in guerra.
Diciamo che la musica di Bruno Morpurgo, come ha ben sottolineando Casali «risente dell’atmosfera viennese di inizio Novecento, dove a una scrittura rigorosa si contrapponeva una ricerca melodica conforme alle tendenze dell’epoca».

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