Roma, Firenze e Venezia ospitano il progetto di Scaparro che riunisce studiosi, scrittori, attori, musicisti e artisti rifugiati
Comunicato stampa:
MEDITERRI-AMO
Settembre – Dicembre 2017
un progetto di Maurizio Scaparro
Firenze 12 – 13 ottobre, Teatro La Pergola
Venezia 5 dicembre, Ateneo Veneto
Per raccontare le storie del nostro mare, per raccoglierne le voci e le immagini, per riscoprirlo come luogo privilegiato di nostalgia, Maurizio Scaparro il 27 settembre 2017 lancia a Roma Mediterri-amo, una rassegna itinerante che toccherà anche Firenze (12-13 ottobre) e Venezia (5 dicembre) per tentare, insieme ad artisti, studiosi, scrittori, filosofi di recuperare l’immagine di quella mitica età dell’oro in cui il nostro mare era il centro delmondo, crocevia di culture, di lingue e di conoscenze.
Un progetto che, sotto la guida di uno dei Maestri del grande Teatro Italiano, diventa una finestra aperta sulle tante sponde del Mediterraneo, per tracciare le coordinate di un viaggio fatto di immagini, suoni, parole.
Firenze 12 – 13 ottobre, Teatro La Pergola
Venezia 5 dicembre, Ateneo Veneto
Agiscuola, Casa del Cinema, Compagnia Italiana, Ex Novo, Fondazione Giorgio Cini, Fondazione Giorgio La Pira, Istituto Luce Cinecittà
ROMA
27 SETTEMBRE
CASA DEL CINEMA
Ore 10.30 / SALA DELUXE
CLARA LA RINOCERONTE
laboratorio di immagini e parole dedicato ai bambini
a cura della scrittrice Igiaba Scego
letture a cura di Michela Andreozzi e Massimiliano Vado
illustrazioni di Fabio Visintin
in collaborazione con Rrose Sélavy editore
con la partecipazione di Istituto Comprensivo Ferraironi – Scuola Primaria Pisacane di Roma
Clara la Rinoceronte è un laboratorio in cui, partendo dal racconto Prestami le ali di Igiaba Scego, i bambini sono accompagnati a fare un “viaggio di esplorazione” con lo scopo di portarli a ragionare sulla diversità (usi e costumi di popoli differenti, razzismo, pregiudizi, disuguaglianze culturali e sociali), in un percorso che unisce – in modo semplice e giocoso – geografia, storia, storia dell’arte e scienza.
Prestami le ali è la storia di Clara, una rinoceronte indiana, mostrata quale esotica attrazione nelle principali città d’Europa. Di Clara hanno parlato scrittori e poeti dell’epoca (siamo nel XVIII secolo) e molti pittori l’hanno ritratta. Tra i quadri più noti, quello di Pietro Longhi, oggi al museo Ca’ Rezzonico, a Venezia, che ricorda proprio la visita del rinoceronte nella città lagunare.
Il libro prende spunto da questa storia vera e Igiaba Scego la trasforma in modo fantastico e positivo, ambientandola a Venezia, durante il Carnevale del 1751. Clara troverà infine la libertà, aiutata da due giovanissimi amici: una bambina ebrea del ghetto veneziano e uno schiavo di origine africana.
A conclusione del laboratorio, la divertente lettura a due voci di Michela Andreozzi e Massimiliano Vado (che danno vita ai due protagonisti della storia, la bambina ebrea Ester e il piccolo schiavo musulmano Suleiman) accompagnata dalle bellissime illustrazioni di Fabio Visintin.
Ore 16.30 / SALA DELUXE
MEDITERRANEO
racconti, viaggi e storie per un nuovo vivere civile
racconti e testimonianze di
Francesca Corrao (professore ordinario di lingua e cultura araba/Luiss)
Syed Hasnain (mediatore culturale)
Stephane Jaquemet (responsabile UNHCR per il Sud Europa)
Sebastiano Maffettone (professore ordinario di filosofia politica /Luiss)
Igiaba Scego (scrittrice)
e Maurizio Scaparro (regista)
letture a cura di Nicole Grimaudo
Nella seconda parte della giornata, Maurizio Scaparro ha chiesto a studiosi, artisti e intellettuali di raccontare al pubblico il loro Mediterraneo, di farcene un ritratto che nasca dalle loro esperienze e conoscenze, per riscoprire attraverso i loro diversi punti di vista quelle matrici comuni che riavvicinano Oriente ed Occidente.
Scoprire l’Oriente – ricordava Jorge Luis Borges – fa parte delle tradizioni d’Europa.
Lo faremo attraverso la letteratura, con una delle più importanti esperte di cultura araba, Francesca Corrao, la filosofia e la politica internazionale con Sebastiano Maffettone, le storie e l’esperienza militante della scrittrice italo somala Igiaba Scego, l’impegno e l’attività in prima linea di Stephane Jaquemet, responsabile dell’UNHCR per il Sud Europa, la storia personale e toccante di Syed Hasnain.
Con questo incontro non ci illudiamo di voler mettere a fuoco o ancor meno risolvere i nuovi e tanti problemi che affliggono la nostra regione ma ci piacerebbe contribuire a stimolare la curiosità e il desiderio di parlare con l’altro e rispettare le reciproche identità. Crediamo che il confronto di culture diverse non sia mai un pericolo; rappresenta invece un arricchimento per ciascun interlocutore.
FIRENZE
TEATRO DELLA PERGOLA
12 OTTOBRE
Ore 17.00 / SALONCINO “PAOLO POLI”
GIORGIO LA PIRA E I DIALOGHI DEL MEDITERRANEO
racconti e testimonianze intorno a una grande utopia
con
Ugo De Siervo (giurista e accademico italiano)
Mario Primicerio (presidente Fondazione Giorgio La Pira)
Maurizio Scaparro (regista)
Izzedin Elzir (Imam di Firenze)
proiezione del documentario
“Giorgio La Pira, La fantasia al potere” di Giovanni Minoli
letture a cura dei Diplomati della Scuola per Attori “Orazio Costa”
in collaborazione con
Fondazione Giorgio La Pira di Firenze
Fondazione Teatro della Toscana
In occasione dei 40 anni dalla sua morte, Maurizio Scaparro e Mario Primicerio vogliono ricordare la storia e la lungimiranza di una delle figure di spicco della storia contemporanea della città di Firenze e italiana, Giorgio La Pira, che già a partire dagli anni Cinquanta aveva colto in pieno il ruolo geopolitico dello “spazio mediterraneo” come punto nevralgico della pace mondiale. Da questa sua intuizione presero forma, tra il 1958 e il 1964, “i Colloqui mediterranei”. Quattro incontri internazionali focalizzati inizialmente sul dialogo tra le tre famiglie religiose di Abramo (ebrei, cristiani, musulmani) ma che allargarono, ben presto, i loro orizzonti allo storico fenomeno della decolonizzazione – soprattutto nell’Africa sub-sahariana – alla vicenda arabo-israeliana e alla questione razziale nel Sud Africa.
Testimonianze, letture e proiezioni (il significativo ritratto che Giovanni Minoli dedicò su RaiEducational a Giorgio La Pira) ne racconteranno la storia per ribadire con forza come sia necessario “riscoprire” le virtù del dialogo e dell’accoglienza per il futuro del nostro Mediterraneo.
“I popoli rivieraschi del Mediterraneo hanno, infatti, che lo vogliano o meno, un comune destino. Essi hanno esercitato una influenza decisiva nel passato della storia dell’umanità.“ – Giorgio La Pira
FIRENZE
TEATRO DELLA PERGOLA
13 OTTOBRE
Ore 21.00 / TEATRO DELLA PERGOLA
MEDITERRI-AMO
immagini, parole e musiche del nostro mare
Serata spettacolo
con
Eugenio Bennato, Stefano Fresi, Lino Guanciale, Enzo Moscato, Orchestra Almar’à, Orchestra di Piazza Vittorio, Alessandro Preziosi, Claudio Romano, Pasquale Scialò, Peppe Servillo, Solis String Quartet
regia di Ferdinando Ceriani
Il Mediterraneo come culla dell’arte, come crocevia di lingue e di suoni, di dialetti e di colori, di sogni e di speranze, verrà raccontato dalla voce e dalla musica di alcuni grandi protagonisti della scena italiana e non solo, attraverso un vero e proprio viaggio di immagini, parole e suoni per riaffermare che l’Europa non deve voltare le spalle al Mediterraneo. Così facendo taglierebbe i ponti con le proprie fonti intellettuali, morali e spirituali.
La serata, di cui parte dell’incasso sarà devoluto all’UNHCR, inizierà con un omaggio alla storia artistica di Maurizio Scaparro, da sempre attento promotore della cultura mediterranea, e a un suo grande compagno di viaggio, Giorgio Albertazzi ricordando le Memorie di Adriano di Marguerite Yourcenar, spettacolo-cult che ha girato l’Italia e l’Europa.
“L’imperatore Adriano era nato in Spagna, ha parlato latino a Roma, in greco ha studiato e pensato e sulle rive dell’Eufrate ha conosciuto il potere.”
Da queste parole della Yourcenar partiremo per raccontare il nostro Mediterraneo. Tante partecipazioni prestigiose che hanno nella contaminazione linguistica e musicale il loro fil rouge: la musica multietnica dell’Orchestra di Piazza Vittorio a cui si uniranno anche Pasquale Scialò e Enzo Moscato, la grande tradizione musicale partenopea reinterpretata da Peppe Servillo accompagnato dai virtuosi Solis String Quartet, la musica mediorientale che s’impasta con i sounds della musica popolare del Sud Italia con Eugenio Bennato e i suoi Taranta Power, i suoni del deserto e delle medine che si affacciano sul mare nei canti dell’orchestra Almar’à, la prima orchestra di donne arabe nata in Italia, e poi le voci dei poeti di un tempo e dei migranti di oggi che vedono le interpretazioni di Lino Guanciale, di Alessandro Preziosi e di Stefano Fresi, capace di farci sorridere, con leggerezza, anche quando si parla di rifugiati.
Tutto questo è Mediterri-amo, una serata spettacolo emozionante dove la musica e le parole abbattono i muri che oggi sembrano separare i tanti popoli che si affacciano sul nostro mare.
Scaparro ricorda che “passeggiando per le strade di Siviglia, quando ero responsabile del settore teatro dell’Expo, avevo chiesto a un giovane andaluso che profumo fosse quello che avvolgeva le vie e i giardini. Mi rispose: “azahar”. Sembrava, ed era, una parola araba. Il ragazzo sorrise e mi spiegò: “azahar da voi in Sicilia si dice zagara. Il profumo del fiore d’arancio”.
Ecco, è anche questo profumo, declinato in tante lingue diverse, che vorremmo ricreare sul palcoscenico della Pergola.
Parte dell’incasso della serata sara’ devoluto al progetto
“Educate a child” dell’UNHCR.
VENEZIA
ATENEO VENETO
5 DICEMBRE
Ore 17:00 / AULA MAGNA
IL MARE DI SHAKESPEARE
incontro con
Maurizio Scaparro (regista)
Emilia Costantini (giornalista RCS)
Maria Ida Biggi (professoressa Università Ca’ Foscari, Fondazione Giorgio Cini)
Shaul Bassi (professore Università Ca’ Foscari)
Carmelo Alberti (professore Università Ca’ Foscari)
letture tratte dalle opere di Shakespeare di Pino Micol
in collaborazione con Fondazione Giorgio Cini
Nella Tempesta, Gonzalo chiede al Nostromo di ritrovare la calma e quest’ultimo gli risponde: “Quando sarà calmo il mare.” Ma di quale mare sta parlando? Forse dell’Atlantico o del Mare del Nord? Affatto. Il mare in questione è il Mediterraneo, un mare che probabilmente Shakespeare conosceva soltanto attraverso i libri. Ma questo gli basta per sceglierlo come sfondo e cornice di tante sue opere. Da questo spunto partiremo per rileggere le opere del bardo con studiosi e artisti per capire il fascino che il nostro mare ha sempre esercitato sulla cultura della nostra Europa.
Il mare di Shakespeare è l’ultimo appuntamento del 2017 del progetto Mediterri-amo ma è anche un ponte ideale che ci porta nel 2018 per continuare il nostro viaggio nelle città del Mediterraneo proseguendo questa ricerca del dialogo e della conoscenza reciproca.
Tutti i popoli che vivono sotto la luce miracolosa del nostro mare, luce che ha rischiarato i sogni più belli dell’umanità – guardando il mare dovrebbero ricordare di essere i figli di coloro che, attraverso la ragione e la fede, hanno messo l’uomo al centro dell’universo.
Perché qui, su questo mare, si è deciso e si deciderà con forza l’avvenire dell’Europa e dell’Africa.
ONNI nasce nel 2012 dalle competenze di un team di professionisti, provenienti dal mondo della comunicazione, dell’entertainment, degli eventi e della cultura con lo scopo di agevolare e sviluppare connessioni fra arte, cultura e mondo dell’imprese. Nello stesso anno cura la direzione artistica e produce la terza edizione della rassegna “Grottaferrata città del Libro”, promossa e sostenuta dal Comune di Grottaferrata. Cinque giorni di spettacoli, concerti, incontri con gli autori, stand di libri in collaborazione con gli editori del Lazio, coordinati dalla CNA (Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della Piccola e Media Impresa).
Per Ka Studio cura la direzione organizzativa della prima edizione di “Trasparenze in Tuscany” il nuovo Festival Internazionale di Cinematografia e delle Arti che si è svolto nella primavera 2013 in Toscana ed è stato diretto dal critico cinematografico Deborah Young.
“Nino – omaggio a Nino Manfredi” è stato il main event prodotto e diretto da Onni nel 2014. Insieme alle esposizioni, le rassegne e la grande mostra multimediale di Roma, molti sono stati gli eventi nati e voluti per implementare questo itinerante e corale ricordo del grande attore romano che è stato accolto e realizzato in numerose città in Italia e all’estero (Los Angeles, New York, Parigi, Venezia, Roma, Castro dei Volsci).
Il Progetto, oltre all’adesione del Presidente della Repubblica, ha ricevuto il patrocinio delle principali Istituzioni Italiane ed il sostegno di prestigiosi partner.
La mostra multimediale Nino! è stata inaugurata nel mese di novembre 2014 al Museo di Roma – Palazzo Braschi nel suo allestimento integrale, mentre nel mese di settembre la Bulgari Boutique di New York è stata cornice per l’esposizione in anteprima di alcuni selezionati scatti.
Durante la Mostra Internazionale del Cinema di Venezia la famiglia Manfredi insieme alla Onni ha inoltre celebrato il restauro della pellicola “L’avventura di un soldato” (episodio de “L’amore difficile”), prima regia di Nino Manfredi presentata in esclusiva durante la rassegna “Venezia Classici”.Insieme ai film, Onni ha potuto infine ricordare Nino Manfredi anche attraverso la musica. Al maestro Roberto Gatto è andata, infatti, la direzione del concerto “E nasce all’improvviso una canzone…” che si è tenuto presso l’Auditorium Conciliazione di Roma.
Sempre nel 2014 Onni ha curato la direzione organizzativa di “Festival per Dire”, alla Pelanda di Testaccio di Roma. Due giorni dedicati all’affabulazione e al racconto dal vivo con proiezioni, corner di libri, esposizioni di arte e fotografia oltre a performance teatrali e happening musicali. Patrocinato da Roma Capitale e prodotta da Bea – branded entertainment & arts in collaborazione con Klein Russo.
Nel 2016 cura la direzione artistica e produce la mostra “Arnoldo Foà – una vita lunga un secolo” in occasione del centenario della nascita di uno dei più illustri attori italiani del ‘900. L’allestimento dedicato ad Arnoldo Foà ha raccolto materiale fotografico, audiovisivo oltre che opere figurative inedite dello stesso artista ed è stato ospitato da settembre a dicembre nei prestigiosi spazi della Sala Oro del Teatro della Pergola di Firenze e nel Teatro di Villa Torlonia di Roma.
La mostra è stata prodotta con il contributo del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo e della Regione Lazio. Realizzata in collaborazione con la Fondazione Teatro della Toscana e con il sostegno di Roma Capitale.
L’idea di Mediterri-amo nasce la sera del 13 novembre 2015 quando, sgomento, guardavo in televisione il succedersi tragico degli attentati di Parigi. Qualche giorno dopo avevo in programma un incontro pubblico a Parigi, con il poeta siriano Adonis per parlare di “Dialogo” e di “Mediterraneo”.
L’incontro venne ovviamente annullato lasciando in me un profondo senso di impotenza.
Ed è proprio per reagire che ho deciso di riunire, in una serie di incontri ed eventi, artisti, poeti, istituzioni pubbliche e private per riaffermare la necessità umana di esprimersi contro l’odio, l’intolleranza, i muri e i reticolati che tornano a dividerci e a dividere la nostra Europa.
Viviamo un periodo storico, artistico e civile nel quale noi Europei del Mediterraneo sentiamo il bisogno e l’obbligo di guardare di nuovo ad Oriente per arrivare, attraverso questo sguardo, a nuove scoperte, nuove conoscenze, nuove identità, anche attraverso questo progetto.
Per farlo dobbiamo sforzarci di guardare oltre, oltre i conflitti, oltre la religione, rapportandoci a quel sogno utopico di convivenza.
Voltando le spalle al Mediterraneo taglieremmo i ponti con le nostre fonti intellettuali, morali, spirituali, ma anche con il nostro futuro.
È infatti nel Mediterraneo che l’Europa della Cultura potrà riconquistare la sua prosperità, la sua sicurezza e lo slancio che i suoi padri fondatori le avevano dato.
Oggi più che mai il compito di noi artisti è di ricordare e raccontare storie per recuperare il senso civile del vivere insieme e del confronto, fondamenta della cultura e delle sue vitalissime diversità.
Maurizio Scaparro